Davanti a noi prende forma la figura di Nut, la dea egizia del cielo, madre degli astri e del cosmo, custode del tempo e simbolo della forza generatrice dell’universo. Nella mitologia egizia, Nut inghiottiva il sole ogni sera per poi partorirlo all’alba, rinnovando il ciclo eterno del giorno e della notte. Il suo corpo, arcuato a proteggere la terra, era spesso raffigurato come un firmamento vivente, disseminato di stelle: un abbraccio celeste che unisce tutto ciò che esiste.

In quest’opera, l’artista RAME13 rilegge e reinterpreta la figura di Nut con il suo tratto inconfondibile, delicato e potente al tempo stesso. La sua arte, che fonde elementi del mito, dell’identità femminile e della dimensione onirica, trasforma il volto della dea in una metafora contemporanea. Nut diventa qui simbolo di connessionescambiorinascita.

Non siamo solo di fronte a un’opera muraria, ma all’evocazione di un’energia vitale che attraversa spazi e tempi. In un luogo come questo, un parco logistico – snodo dinamico di merci, dati e persone – la visione dell’artista trasfigura l’ordinario in qualcosa di cosmico. Come Nut rigenera il sole ogni mattina, così anche questo spazio si fa generatore di movimento, di incontri, di vita.

Il messaggio di RAME13 è chiaro: anche nei luoghi più funzionali e apparentemente distanti dall’arte, può esistere un universo poetico. Un ecosistema che, come le antiche civiltà, lascia tracce, ispira, contamina positivamente.