L’estetica gioca un ruolo importante. Lavorare in un luogo bello è sicuramente più piacevole. Per questo motivo Prologis ha coinvolto sei urban artist italiani di fama internazionale che hanno utilizzato le facciate degli edifici come tele per realizzare delle opere inedite che hanno coperto una superficie di circa 800 mq. Il percorso museale si estende lungo il percorso rettilineo all’interno del parco logistico che conduce al centro dell’area in cui visitatori e lavoratori possono usufruire delle aree ristoro progettate per favorire convivialità e interazioni in un contesto circondato da opere d’arte.

L’attenzione nei confronti dei lavoratori di Prologis Park Romentino è alla base anche della scelta di posizionare le opere sulle facciate degli edifici esposte a nord-ovest, dove risultano maggiormente visibili per loro.

Le parole ispiratrici del progetto sono state: CUSTOMER CENTRICITY, CHANGE THROUGH INNOVATION, CULTURE & TALENT, INTEGRITY, MENTORSHIP, PASSION, COURAGE, TEAMWORK, FUTURE CHANGE, COMMITMENT, NATURE, SUSTAINABILITY.

Curatore di questa galleria a cielo aperto è uno dei sei urban artist creatori delle opere che scoprirete oggi: Enrico “Hemo” Sironi, art director di questo progetto. Sironi ha coordinato, data la sua lunga esperienza nel mondo dell’Urban Art, gli artisti coinvolti cercando di far esprimere al meglio le loro potenzialità. Partiamo adesso alla scoperta delle opere di Peeta, Joys, Made 514, Etnik, Dado e Hemo in questa suggestiva galleria d’arte a cielo aperto.